La
valutazione delle vie di ghiaccio *
Il problema della
valutazione delle difficoltà di una arrampicata è
sempre stato dibattuto ma pare abbastanza valida, per le vie di
roccia, la valutazione delle difficoltà secondo la scala
UIAA e francese integrata dalla valutazione complessiva dell'itinerario,
Per quello che riguarda la valutazione delle vie di ghiaccio si
va ormai affermando nell'ambiente dei cascatisti la classificazione
adottata dopo il meeting di Fournel nella cittadina francese di
l'Argentière la Bessée del gennaio 1991, dato il miglioramento
del livello tecnico individuale e dell'attrezzatura, negli ultimi
anni sono aumentati in maniera considerevole, soprattutto in Francia,
i praticanti di questa attività mi pare pertanto interessante
proporre la tabella con le varie valutazioni sia per meglio interpretare
con immediatezza le difficoltà che per rendere omogenee le
quotazioni delle vie di ghiaccio, La descrizione dei gradi di impegno
e difficoltà è tratta dalla guida di R. Balestre sulle
cascate di ghiaccio del Briançonnaise, Grado di impegno (da
I a VII).
Tiene conto della
lunghezza della cascata, della continuità, della lontananza,
dei rischio e della difficoltà della discesa.
Grado tecnico (da
1 a 7) E' la valutazione del tiro più duro, tenendo conto
della continuità, dello spessore e della formazione del ghiaccio
(cavolfiori, funghi, colonne, sigari",..).
Impegno.
l - Scalata corta,
vicino alla strada, con soste attrezzate e discesa facile, nessun
impegno,
II - Una o due lunghezze
di scalata vicino alla strada, pochi pericoli oggettivi, discesa
in doppia o in facile arrampicata,
III - Via di più
tiri non molto alta che può necessitare di più ore
di scalata o che può necessitare un lungo avvicinamento a
piedi o con gli sci, necessaria una buona conoscenza dell'ambiente
invernale, Può essere esposta a pericoli oggettivi.
IV - Via di pi- tiri,
molto lunga e situata in un luogo lontano , sono necessarie buone
qualità alpinistiche ed esperienza negli avvicinamenti invernali,
Può essere esposta a pericoli oggettivi, valanghe, o caduta
di sassi. La discesa può presentare delle difficoltà
e possono essere necessarie doppie su chiodi da ghiaccio o spit.
V - Lunga scalata
su un versante di alta montagna che richiede un buon livello di
competenza e impegno. Esposta ai rischi di cattivo tempo e di valanghe.
Può necessitare di una lunga marcia di avvicinamento una
discesa difficile
(pericoli oggettivi durante l'avvicinamento e la salita, discesa
molto difficile, ritirata rischiosa), salita e discesa non attrezzate.
VI - Via molto lunga
situata su un versante alpino che può essere scalata in giornata
solo dai migliori alpinisti, Può presentare i problemi logistici
di una scalata di una scalata invernale, pericoli di valanghe, altitudine
e impegno, Impresa per buoni alpinisti al meglio della loro forma,
VII - Caratteristiche
del grado VI ma con una abbondanza e una continuità delle
difficoltà tali da giustificare il grado superiore ( ascensioni
di più giorni in gruppi montuosi lontani ).
Tecnica
.
1 - Passeggiata su
ghiaccio con i ramponi,
2 - Una lunghezza
a 60° su ghiaccio di buona qualità, con brevi tratti
ripidi, Buone protezioni e buone soste,
3 - Ghiaccio a 70°-80°
generalmente spesso e solido, Possono presentarsi brevi tratti ripidi
ma con possibilità di riposo e che permettono buone protezioni
e soste,
4 - Tiro di corda
a 75°-80° tra buone soste oppure una parte ripida con sezione
verticale, Generalmente il ghiaccio è di buona à e
permette protezioni soddisfacenti.
5 - Tiro nettamente
più serio, di ghiaccio buono ma ripido, 85°-90°,
che richiede una certa disinvoltura tecnica,
6 - Tiro molto sostenuto
con pochi punti di riposo e con in generale una sosta appesa, Il
ghiaccio non è delle migliori qualità e le protezioni
poco probabili. Indispensabile un elevato livello tecnico,
7 - Lunghezza verticale
o strapiombante che può essere molto esile, ghiaccio mediocre
o di cattiva coesione, Protezioni difficili o impossibili. Riservate
agli esperti,
Grado/impegno
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1
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2
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3
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4
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5
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6
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7
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I
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Monte
Acuto
Corda
ghiaccia |
Ceillac
(F)
Y
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II
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Val
Varaita
Berrò
Val
Daone
Excalibur
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Monte
Acuto
Diretta (II+)
Val
Varaita Valeria |
Monte
Acuto
Stalattite
|
Val
Varaita
Gastok
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Sottoguda
Spirale
delle Contingenze |
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III
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Val
d'Ala Sinuosa
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Val
di Rabbi Cascata
Madre |
Val
di Rabbi Grand
Hotel |
Valnontey
Patry
dx |
Val
Daone Antitesi
dei Contrasti |
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IV
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Valleille
(Cogne) Pattinaggio
Artistico |
Valleille
Hard
ice on the Rock |
Valleille
Stella
Artice |
Val
Daone Gran
Scozzese |
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V
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Fournel
(F) Colosso
di Rodi |
Drus
Couloir
Nord |
Valnontey
Repentance
super |
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VI
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Fournel
(F) Baiser
de Lune |
Canada
Ripitide
|
VII
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GHIACCIO
AZZURRO
Apporto d'acqua continuo e
sufficiente, temperatura costante e non eccessivamente bassa, plasticità
ideale, ottima infissione degli attrezzi.
GRIGIO - NERASTRO
Temperatura eccessivamente
bassa, fragilità notevole.
BIANCASTRO/MARCIO
Lavorato dal sole, con una
alta percentuale d'acqua, scarsa coesione, ghiaccio pesante, tenuta
poco affidabile.
FRAGILE STRATIFICATO
Discontinuità termiche
e di portata, si scaglia a lastroni.
CROSTOSO
Neve di riporto che ha subito
una trasformazione, inaffidabile per l'inconsistenza al di sotto
della crosta esterna.
SOTTILE
Periodo di freddo troppo breve
o insufficiente alimentazione, impossibilità di assicurazione.
Richiede precisione e delicatezza nella battuta.
STALATTITICO E
A CAVOLFIORI
Verticalità della cascata,
stillicidio. Possibili rotture delle colonne, richiede la tecnica
di "aggancio".
*Alberto Calamai per "il Rompistinchi"
notiziario della sez. CAI Sesto Fiorentino - FI -dicembre 1994 |