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La Spada Nella Roccia

tra storia e leggenda nella Val di Merse

 

Conosciamo tutti la leggenda della spada nella roccia e di Artù il giovane destinato a diventare re, che dimostra il suo diritto estraendo Excalibur quando nessun altro ne era capace.
Anche noi in Toscana abbiamo una leggenda legata alla spada nella roccia, o forse dovremmo chiamarla storia, visto che noi ne abbiamo la prova, la possiamo vedere e toccare (si fa per dire, dato che è protetta da un grosso vetro dopo che chiunque la trovasse cercava di estrarla per altro senza successo...).
La nostra storia è però una storia dove trionfa la pace, dove la vera arma sono l'esempio e le parole e non il ferro tagliente che offende l'altro.
Siamo a Chiusdino, nella val di Merse, un'area tuttora non troppo urbanizzata che conserva l'atmosfera antica del tempo medioevale.

I Guidotti, due ricchi signori del luogo, avevano aspettato a lungo la nascita di un figlio, ormai disperavano per la loro età che avanzava, quando finalmente ebbero la lieta notizia.

Fu così che nacque Galgano, un giovane che presto si distinse come cavaliere tra i suoi coetanei, con una promessa sposa, Polissena, nel paese vicino; in lui gli anziani coniugi riponevano le speranze per la prosecuzione della loro famiglia.

Ma Galgano era destinato ad altro e un giorno, mentre percorreva i boschi del lungo Merse con il suo destriero, questi si piantò rifiutandosi di andare avanti e rendendo vano ogni tentativo.

Il cavaliere, che aveva già ricevuto alcuni segni divini, capì la sua vocazione: estrasse la sua spada e la piantò violentemente in un grosso pietrone che era lì vicino.

La spada, invece di spezzarsi contro la solida superficie, penetrò la roccia che l'accolse per intero, lasciando fuori soltanto l'ansa a simbolo di croce cristiana.
Da quel giorno Galgano si trasformò in eremita e a nulla valsero le insistenze degli amici, della madre, della futura sposa nel farlo desistere, anzi molti di loro si unirono a lui abbandonando per sempre la vita dissoluta e la violenza.
Questa spada ha attraversato i secoli e possiamo ancora vederla, nella cappella di Montesiepi, una spada che contrariamente all'Excalibur della tavola rotonda nel regno di Camelot ci parla di pace, ci indica la volontà di porre fine alla violenza.
Accanto alla cappella di Montesiepi, non meno suggestiva, troviamo la chiesa di San Galgano, nota per l'assenza della copertura che fu asportata a suo tempo.

Questo luogo diventa così estremamente suggestivo perché la chiesa ha "per pavimento un prato e per tetto il cielo"

 

sangalgano

 

 

 

marzo 2020.

Sede: via F. Nullo, 23 - 50137 Firenze
realizzazione a.calamai Agg.: 04-May-2020

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